Il gioco ha attecchito già parecchi anni fa in Italia e la possibilità di giocare online ha fatto crescere sensibilmente i numeri del settore. Non a caso lo Stivale produce una mole di gioco senza pari in Europa e nel giro di un anno solare si superano rapidamente le centinaia di milioni di Euro di spesa. Nel 2020 si arrivava già a 90 milioni in un solo mese. La diffusione dello smartphone e le possibilità che vengono offerte da una piattaforma di casinò online hanno contribuito in maniera pesante nella composizione di questo dato: il poker, infatti, è tra le attrazioni che hanno fatto guadagnare di più all’Erario negli ultimi tempi. Oltre il 50% dei ricavi per lo Stato proviene peraltro dalle slot machine.

Anche le lotterie e i giochi ad estrazione come il bingo piacciono molto agli italiani, anche se nel 2021 la spesa al riguardo sembra essere calata. Le scommesse sportive generano un indotto di qualche decina di milioni, specie quando sono previste grandi manifestazioni come le Olimpiadi o i Mondiali di calcio, tanto che qualche anno fa anche il gruppo editoriale RCS aveva pensato di tuffarsi nel mercato del betting. Si stima che in media un giocatore più o meno assiduo possa spendere più di 2.000 Euro annui per tentare la fortuna, anche in età avanzata. Un’escalation che pare non conoscere freni.

Stando al resoconto più recente del Ministero del Tesoro, il primo trimestre del 2022 avrebbe già fornito risultati sorprendenti. Con il gaming si è raggiunta quota 1,80 miliardi di Euro, di cui oltre 2/3 derivanti dalle slot. Per le lotterie sono stati spesi 284 milioni. Tra gioco in tempo reale, virtual reality e diavolerie tecnologiche varie, il target di utenza si è esteso notevolmente e gli operatori sono costantemente a caccia di nuove licenze per ampliare le loro offerte contenutistiche. Stiamo parlando di quello che a detta dei media è diventato un vero e proprio trend mondiale, che non ha ancora fissato il suo punto di arrivo.

In particolare, il comparto del gaming mobile è quello che ha registrato l’incremento più curioso dal 2021 al 2022. Non si tratta solo dei classici videogiochi, che pure hanno conosciuto un’impennata importante, ma del mercato complessivo delle app: il numero di download è aumentato di quasi il 10% su Android e del 36% su iOS. In termini di pura crescita economica, invece, non è stato possibile pareggiare il dato del +75% dell’anno scorso, ma va da sé che le cifre rimangono impressionanti.

Insomma, quella che si è innescata con il boom del gioco è la catena di montaggio di un’industria che sembra non rischiare mai il fallimento. L’Erario continua a trarne profitto e per quanto periodicamente si senta parlare di provvedimenti volti a limitare o eliminare il gioco, quest’ultimo continua a macinare numeri sempre più elevati di anno in anno. Stabilire quali siano le attrazioni preferite dagli italiani, però, non è così automatico. Alcuni giochi conoscono delle fasi più fortunate o magari incontrano dei momenti in cui risultano addirittura di moda: è il caso del poker stesso, la cui utenza è raddoppiata rispetto a qualche anno fa, ma che di tanto in tanto rileva qualche flessione soprattutto online, dove il rischio di imbattersi in avversari troppo esperti non è trascurabile.