Molto più vistosamente nei decenni scorsi rispetto ad oggi, il lutto familiare veniva “evidenziato” attraverso un abbigliamento di colore nero. Non solo, a un’agenzia funebre a Roma (funeraliroma.it) o ovunque in Italia, come ad esempio la Cattolica San Lorenzo, viene richiesto delle volte di preparare dei bigliettini di ringraziamento destinate alle persone, con una striscia nera a segnare il lutto.
Questi sono solo alcuni esempi di come il nero sia divenuto nel corso del tempo, nella nostra società occidentale, simbolo del lutto. Tuttavia questa tonalità scura non è stata scelta a tale scopo in tempi recenti, bensì risale a diversi secoli addietro. Andiamo quindi a scoprire quando si è cominciato ad utilizzare il nero come simbolo del lutto e a indossarlo, sotto forma di vestiario o di piccoli accessori, per eventi luttuosi appunto o comunque nelle occasioni funebri.
Le tonalità scure in antichità
Già in epoca romana i colori scuri erano associati ad eventi funebri, infatti in questo genere di cerimonie spesso ci si abbigliava con la toga pulla, una stola disadorna di tonalità grigia o marrone. Ciò in quanto le leggi romane cercavano di limitare al massimo eventuali sprechi durante questo tipo di cerimonie, vietando quindi l’uso di tessuti o stoffe troppo preziosi. Anche se non mancavano spesso defunti, soprattutto i più ricchi, abbigliati con vestiario di colore rosso.
Il bianco ed il nero nell’Europa del XVI° secolo
Durante il periodo medievale e per qualche anno, tuttavia, si perse quest’abitudine romana, soprattutto in Francia, dove i sovrani tendevano ad indossare addirittura il bianco per il lutto. Infatti, la celebre Maria Stuarda, regina di Scozia e moglie del re francese Francesco II°, indossò abiti di questa tonalità in occasione della scomparsa del suo giovane consorte, avvenuta nel 1560.
Tuttavia, qualche anno dopo, la stessa sovrana diede ordine di far indossare alle sue dame di compagnia dei vestiti neri, nello stile spagnolo dell’epoca, in occasione della sua veglia funebre (infatti, la regina venne fatta giustiziare nel 1587). E proprio il nero era tornato nuovamente il colore del lutto in quel periodo, quando la corte spagnola influenzava in maniera massiccia usi e costumi dell’Europa intera.
Ne sono un esempio i sovrani Carlo V° e Filippo II°, accesi cattolici, che imposero a tutti un abbigliamento molto severo e rigoroso, al fine di mortificare il vestiario di dame e damerini. Da qui il ritorno di questa tonalità scura a simboleggiare la corte spagnola e a diventare colore utilizzato in occasione degli eventi luttuosi. In seguito, come detto, tale consuetudine continuò a persistere, per arrivare fino all’epoca moderna.
Si pensi nel nostro Paese al dominio spagnolo nel Regno delle due Sicilie e all’influenza che esso ebbe nelle aree meridionali fino all’unità d’Italia, dove ancora in tempi recenti le donne tendevano ad indossare abiti neri e addirittura fazzoletti di questo colore a coprire la testa, in occasioni di lutti o eventi funebri.