Per mezzo di una norma sul regolamento emesso dalla polizia mortuaria, è prevista la possibilità di seppellire i propri defunti all’interno di un terreno privato. L’uso comune vuole che i resti dei cari siano seppelliti all’interno di cimiteri comunali ma, nella misura in cui se ne avesse la possibilità, è possibile seppellire su terreno privato? Per dare una risposta a questa domanda, necessario è ricorrere al mondo della civiltà romana, la quale aveva massimo rispetto per le salme. I romani infatti prevedevano che le ceneri dei propri cari venissero raccolte in urne dedicate e conservate all’interno di nicchie costruite all’interno del sepolcro di famiglia. Nell’antica Roma i morti venivano cremati su cataste di legno insieme ai loro oggetti più affezionati. Il fuoco era di fatto spento in seguito con acqua e vino e le ceneri venivano raggruppate in un panno per essere poi deposte all’interno dell’urna funebre.  Altre volte invece veniva liberata l’urna per consentire all’anima del defunto di congiungersi al cielo direttamente dall’urna di famiglia. I romani dunque hanno sempre promosso la presenza della salma all’interno dello spazio familiare, ma quali sono oggi le alternative?

I possibili scenari: sepoltura in ambito familiare

Negli ultimi anni in Italia stiamo vivendo un vero boom delle cremazioni, anche per mezzo di numerose e recenti aperture concesse dalla chiesa cattolica. Sono tante le persone che scelgono di avviare sepolture dei resti dei propri defunti, iniziando dagli anni novanta si attesta una novità molto interessante: la sepoltura dei morti su terreni privati. Nei confronti di questa possibilità esistono disposizioni emanate dalla polizia mortuaria per mezzo del DPR 285 del 10/09/1990. Le disposizioni consentono di poter accedere a questa tipologia di sepoltura in terreni che siano al di fuori dei cimiteri comunali. Per poter avviare questa pratica, è necessaria la disposizione del sindaco, il quale si esprimerà nel corso del consiglio comunale. Ottenuto dunque il nulla osta comunale, bisogna richiedere l’autorizzazione sanitaria da parte dell’ASL per la competenza territoriale.

A chi rivolgersi? Le aree di competenza

Al di là delle autorizzazioni comunali e regionali che devono essere concesse per una pratica del genere, opportuno è sempre fare affidamento alla competenza di realtà che da sempre si muovono all’interno dell’ambito delle gestioni funebri. Per un funerale completo a Roma, la realtà di Cattolica San Lorenzo offre i migliori servizi, consente le migliori consulenze e garantisce una gestione rispettosa e legalmente corretta della salma funebre. Affidarsi a personale competente, a prescindere dalla destinazione della salma, per la gestione del funerale, è una atto di rispetto verso il caro defunto e verso i membri della sua famiglia.