In un contesto economico sempre più complesso e competitivo, è possibile che un’azienda venga coinvolta in un’indagine per reato di frode anche senza aver commesso alcuna violazione.
Basta una denuncia infondata, un errore amministrativo mal interpretato o l’azione di un singolo dipendente per far scattare un procedimento penale: in questi casi l’azienda deve tutelarsi sotto il profilo legale e reputazionale per evitare danni che potrebbero diventare irreversibili.
La prima cosa da fare è rivolgersi a un team di professionisti esperti: affidarsi a uno studio legale a Napoli, o in qualsiasi altra città, specializzato in reati economici e frode aziendale, può fare davvero la differenza tra risolvere rapidamente la questione o costringere l’azienda a rimanere impantanata in una lunga e costosa vicenda giudiziaria.
Che cos’è la frode secondo il Codice Penale?
Il termine “frode” è spesso utilizzato in senso generico, ma nella normativa italiana può fare riferimento a diverse fattispecie di reato.
Si tratta in ogni caso di una condotta ingannevole, artificiosa, posta in essere con l’intento di ottenere un vantaggio economico illecito o causare un danno a terzi.
Quando il soggetto coinvolto è un’azienda o un suo rappresentante legale, la questione si fa ancora più delicata perché può mettere a rischio non solo le persone fisiche, ma anche la continuità e l’immagine stessa dell’impresa.
Tra le principali tipologie di frode che possono interessare una realtà aziendale troviamo:
- Frode commerciale: riguarda la vendita di beni o servizi con caratteristiche diverse da quelle promesse o pubblicizzate.
- Frode fiscale: false dichiarazioni, uso di fatture per operazioni inesistenti, evasione dolosa.
- Frode in pubbliche forniture: commessa da aziende che partecipano a gare o appalti, fornendo materiali o servizi difformi rispetto ai contratti.
- Frode informatica: manomissione di dati o sistemi informatici a danno di clienti, partner o enti.
- Truffa contrattuale: quando un’impresa stipula contratti con l’intenzione di non adempiere o trae in inganno l’altra parte.
Perché un’azienda può essere accusata di frode anche senza aver commesso il reato?
Essere oggetto di un’indagine per frode non significa automaticamente essere colpevoli: in moltissimi casi, come abbiamo anticipato, le aziende vengono coinvolte ingiustamente a causa di fattori esterni, malintesi o azioni isolate di collaboratori. I motivi più comuni per cui un’impresa si ritrova sotto accusa senza responsabilità diretta includono:
- Segnalazioni da parte di concorrenti, talvolta con fini di danneggiamento.
- Errori amministrativi non dolosi che, a una prima lettura, possono apparire come condotte fraudolente.
- Comportamenti scorretti di singoli dipendenti senza il consenso o la conoscenza dei vertici aziendali.
- Indagini preventive, dove l’azienda viene coinvolta per la necessità di accertamenti.
- False accuse mosse da clienti insoddisfatti o ex dipendenti.
In tutte queste situazioni, è fondamentale agire con lucidità, documentare ogni attività svolta e attivare una difesa competente e strutturata.
Cosa fare subito dopo aver ricevuto un’accusa di frode
Se l’azienda riceve una comunicazione ufficiale da parte dell’autorità giudiziaria, come un avviso di garanzia o una richiesta di documentazione, deve attivarsi immediatamente.
Ecco i primi passi fondamentali da compiere:
- Non sottovalutare l’accusa.
- Rivolgersi a un avvocato penalista specializzato, meglio se con esperienza in diritto penale d’impresa.
- Analizzare con precisione il contenuto delle accuse e raccogliere tutta la documentazione utile alla difesa.
- Valutare se l’accusa riguarda l’intera azienda o solo singole persone.
- Evitare dichiarazioni pubbliche o comunicazioni informali che possano compromettere la strategia difensiva.
- Verificare se sono attivi modelli di compliance o protocolli 231.
Come impostare una strategia difensiva efficace
Ogni azienda ha la possibilità di difendersi, ma la strategia deve essere costruita su misura: una difesa solida parte dalla ricostruzione dettagliata dei fatti e dalla capacità di dimostrare che non vi è stato dolo o intenzionalità.
Alcuni elementi utili includono:
- Dimostrare la buona fede dei vertici aziendali.
- Produrre documentazione trasparente e tracciabile.
- Dimostrare che l’eventuale condotta contestata è riconducibile a un comportamento individuale non autorizzato.
- Evidenziare la presenza di procedure interne di controllo e conformità.
- Valutare un accordo con la parte lesa, per dimostrare disponibilità alla risoluzione.
L’importanza della prevenzione: il ruolo della compliance aziendale
Si sa: prevenire è meglio che curare. Molte aziende oggi si dotano di strumenti di compliance e modelli organizzativi secondo il D.lgs. 231/2001, per ridurre il rischio di responsabilità penale.
Questi modelli prevedono:
- Codici etici e di condotta
- Procedure interne di controllo
- Audit periodici
- Sistemi di segnalazione (whistleblowing)
- Formazione obbligatoria del personale
Tutto ciò consente non solo di prevenire il rischio di frode, ma anche di dimostrare che l’azienda ha fatto tutto quanto in suo potere per evitare comportamenti illeciti.
Essere accusati ingiustamente di frode può destabilizzare un’azienda, minandone la solidità economica e la reputazione. Ma ogni impresa ha diritto a una difesa e a dimostrare la propria trasparenza per non lasciare che un’accusa infondata comprometta anni di lavoro. Difendersi è un diritto, ma anche un atto di responsabilità verso dipendenti, clienti e partner.