C’era un tempo in cui, per guardare la tv, bisognava sottostare ai palinsesti imposti dai network, con orari e date ben definiti. Poi, con la pay tv, qualcosa è cambiato e oggi – grazie allo streaming – la rivoluzione può dirsi completa. In sintesi, estrema, attualmente chiunque può guardare un contenuto video quando vuole, dove vuole e come vuole, visto che l’on demand oramai viaggia per canali digitali. Vediamo quindi di capire com’è cambiato l’intrattenimento grazie allo streaming.

Lo streaming del calcio con l’arrivo di DAZN

Fino a pochi anni fa sembrava impossibile: il calcio televisivo era appannaggio di due o tre network satellitari, quindi fortemente ancorato alla tv tradizionale. In seguito, questi network si sono aperti anche al digitale, proponendo delle soluzioni online, ma non paragonabili a vere e proprie piattaforme di streaming. L’arrivo di DAZN ha, poi, cambiato le carte in tavola, prima come comprimario, poi come assoluto protagonista. Con l’acquisto dei diritti in esclusiva e co-esclusiva della Serie A, infatti, oggi chi desidera godersi il calcio deve tassativamente passare dall’abbonamento a DAZN.

Chiaramente, rispetto al recente passato, adesso la qualità della connessione al web fa tutta la differenza del mondo. Per accedere a questi contenuti, infatti, serve un’opzione di qualità e stabile, come ad esempio la connessione internet a casa senza linea fissa di Linkem, dato che oggigiorno il telefono fisso risulta inutilizzato in favore dello smartphone. In conclusione, il calcio è stato rivoluzionato come sempre dall’arrivo della tecnologia: non solo il tanto amato e odiato VAR, ma anche lo streaming dei contenuti che – dopo un periodo di assestamento – sembra essere diventato oramai una routine per tutti gli appassionati.

Non solo calcio: il cinema in streaming

Il grande cinema vola sulle piattaforme di streaming. Si fa riferimento in primis all’ampio catalogo che portali come Netflix, Disney Plus o Amazon Prime Video mettono a disposizione dei propri abbonati. In realtà la questione è più complessa di così, perché il cinema stesso ha deciso di approfittare del grande successo delle piattaforme di streaming, “bypassando” le sale. Oggi, infatti, diverse case cinematografiche molto note hanno scelto di lanciare i propri prodotti direttamente online tramite le già citate piattaforme di streaming.

Lo stesso hanno fatto alcuni registi importanti e produttori indipendenti, nonostante il cinema fisico continui a godere di un buono stato di forma. D’altronde ci pensano i numeri a chiarire perché il cinema preferisce lo streaming e piattaforme come Netflix. Non a caso, la N rossa ha un fatturato intorno ai 30 miliardi di dollari annui a livello globale, e con un tasso di crescita costante, ma lo stesso discorso può essere applicato anche ad altri servizi di streaming come i già citati Prime Video di Amazon e Disney Plus, insieme alla piattaforma di HBO e ad Apple TV Plus.