Tra le responsabilità delle amministrazioni locali, secondo le varie competenze, c’è anche quella di occuparsi della manutenzione del manto stradale. Un’attività volta a mantenere inalterate le caratteristiche della sede stradale sia in termini di sicurezza stradale che di igiene e decoro. Vediamo più nel dettaglio cosa prevede l’attività di manutenzione stradale ordinaria e straordinaria e perché è importante ricorrervi in maniera regolare e preventiva.

Perché prevedere la manutenzione stradale

La pavimentazione stradale è sottoposta ogni giorno costantemente a una serie di condizioni che ne logorano l’integrità. Dal carico del traffico (che causa una lieve deformazione) all’azione dei raggi solari (che provocano l’indurimento del bitume) passando per le infiltrazioni dell’acqua (per impedire che l’acqua si depositi sul manto stradale è necessario prevedere interventi di drenaggio) e l’accumulo di macchie e detriti a seguito di incidenti o fenomeni atmosferici importanti.

Ogni strada, in virtù della sua collocazione, dimensione e caratteristiche, va quindi incontro a una serie di fattori di rischio che possono compromettere l’integrità e l’efficienza del manto stradale. Va infatti ricordato come il gestore della strada è legalmente responsabile in caso in cui un incidente sia stato provocato dalle condizioni inadeguate della pavimentazione stradale. Questo anche nel caso in cui il conducente del veicolo avesse avuto una condotta illegittima e imprudente.

Manutenzione stradale ordinaria e straordinaria

La manutenzione del manto stradale può essere ordinaria, e quindi volta a contenere il degrado conseguente al normale utilizzo della strada, e straordinaria. Rientrano tra le attività di manutenzione ordinaria quelle preventive condotte tramite interventi programmati e tramite interventi a seguito di segnalazioni di eventi che, seppur non hanno causato guasti, richiedono un’azione mirata. Fanno parte di questo tipo di attività le operazioni di pulizia condotte con un’apposita macchina spazzatrice stradale che raccoglie i rifiuti e i residui di grandi dimensioni. Parallelamente si procede con le attività di pulizia per mantenere elevata l’efficienza e l’aderenza del manto stradale.

La manutenzione ordinaria può essere sia preventiva che correttiva. In questo caso gli interventi si attivano a seguito di eventi straordinari come incidenti, rovesciamento di materiale pericoloso, eventi atmosferici di particolare rilevanza, eccetera con l’obiettivo di arginare e risolvere situazioni di pericolo sia per le persone che per le realtà circostanti.

La manutenzione straordinaria, invece, prevede gli interventi di rinnovo o sostituzione di alcune parti del manto stradale ripristinandone le condizioni di esercizio. Le principali tipologie di intervento possibili sono il risanamento superficiale del manto stradale (tramite l’applicazione di un sottile strato d’asfalto su quello preesistente) e il consolidamento strutturale (rifacimento, costruzione di strati supplementari e riciclaggio della pavimentazione).

La scelta del tipo di intervento da eseguire dipende da diverse variabili e fattori, non ultimi quelli di natura economica in termini di disponibilità di budget che le amministrazioni locali hanno possibilità di stanziare. Spesso gli interventi sono orientati a ripristinare le minime condizioni di transitabilità mantenendo le strade aperte al traffico. In questo senso si rivelano fondamentali le attività di manutenzione ordinaria preventiva e di costante monitoraggio che permettono di ridurre gli episodi responsabili del ricorso alla manutenzione straordinaria.