Il campo della sicurezza sul lavoro è un elemento molto complesso da valutare sulla base di una serie di sfaccettature e di considerazioni che vengono offerte soprattutto dal punto di vista normativo. C’è da pensare, in altre parole, ad un qualcosa che si sviluppa sulla base di una serie di norme e di legge che sono state realizzate nel corso degli anni e che si comportano in maniera da tutelare il lavoratore a tutti gli effetti. Per questo motivo, soprattutto quando si è nuovi all’interno di un determinato posto di lavoro, bisogna conoscere quali siano i diritti e i doveri che riguardano il proprio essere lavoratore, soprattutto nell’ambito fiscale e burocratico, oltre che normativo. Di seguito, tutto ciò che c’è da sapere in tal senso.
La norma sulla sicurezza sul luogo di lavoro
Il campo della sicurezza sul luogo di lavoro è stabilito sulla base di una serie di norme, si sono state unite in un unico disegno legislativo, del 2008, è conosciuto con il titolo di testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Si tratta di un decreto legislativo che permette di offrire alcuni dei punti salienti relativi alla sicurezza che il lavoratore può ottenere sul luogo di lavoro, sulla base di una serie di obblighi per il datore di lavoro, soprattutto relativamente a figure di cui servirsi o a strumenti, denominati dispositivi di protezione individuale, a cui fare affidamento per garantire la protezione di se stessi, del proprio organismo e non solo, in condizioni di lavoro piuttosto pericoloso. Tra i punti fondamentali del testo, si citano non soltanto la fase di identificazione e riduzione del rischio, ma anche il monitoraggio costante di tutte le tipologie di protezione stabilite, con l’elaborazione di una strategia che venga condivisa e accettata da parte di tutti i lavoratori.
Chi stabilisce il rischio sul luogo di lavoro?
La valutazione del rischio sul luogo di lavoro non può essere soggettiva e appartenente al datore di lavoro, dal momento che si tratta di condizioni che vengono elaborate sulla base di una serie di indicazioni normative. Per questo motivo, il consiglio è quello che porta a fare affidamento ad alcuni gruppi professionisti e specializzati nell’identificazione dei fattori di rischio che possono essere potenzialmente pericolosi sul luogo di lavoro. A quest’ultima fa seguito la selezione di personale, che avviene nell’ambito dei cosiddetti rspp, ovvero quegli addetti ai lavori che si occupano di elaborare una strategia per prevenire i rischi. Le misure contenitive permettono di garantire la protezione del lavoratore e dovranno, poi, essere monitorate di volta in volta, attraverso un disegno strategico che preveda anche delle fasi di test in utilizzo di strumenti specifici. Raggiunti i risultati, il grado di protezione sul luogo di lavoro può dirsi finalmente raggiunto, per quanto ciò non significa che bisognerà smettere di lavorare a tal proposito, dal momento che la protezione è dettata anche da un intervento costante di professionisti per aggiornare gli strumenti o le misure di sicurezza.
Gli obblighi per un datore di lavoro
Nonostante gran parte della sicurezza sul luogo di lavoro pervenga ad una serie di figure specializzate, gli obblighi, dal punto di vista normativo, riguardano principalmente il datore di lavoro. Quest’ultimo dovrà preoccuparsi di offrire una serie di soluzioni e di componenti ai lavoratori, non soltanto strutturalmente e concretamente parlando, ma anche a proposito di determinati indirizzi, quale l’offerta di un ambiente lavorativo sano, l’informazione costante sulla presenza di responsabili per la sicurezza, corsi di aggiornamento continui sulla sicurezza sul luogo di lavoro e la verifica costante del rispetto di quelle norme che permettono di evitare infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, il datore di lavoro dovrà occuparsi anche della stesura del documento della valutazione dei rischi, in cui vengono indicati tutti i possibili rischi sul luogo di lavoro e gli strumenti che permettono di aggirare i problemi o di prevenire i fattori di pericolosità.