L’assenza di interventi mirati su larga scala, la carenza di lavoratori dovuta ai tagli e la mancanza di risorse economiche rendono complesso l’accesso alle terapie psicologiche in Italia, nonostante la domanda di supporto sia aumentata in modo esponenziale, soprattutto tra i giovani.
Molti cittadini sentono l’esigenza di un trattamento psicoterapeutico di lungo termine ma spesso non possono sostenerlo economicamente e si trovano così di fronte alla difficoltà di ottenere un servizio ormai considerato indispensabile.
In un contesto simile, il Bonus Psicologo, presentato nel 2022, non è riuscito a risolvere questo gap tra domanda e offerta: delle 400.000 richieste, appena 41.000 sono state accettate. Malgrado questa situazione, l’attenzione verso il benessere mentale persiste ed è sempre più alto, fattore che indica come a livello culturale la società italiana stia superando qualsiasi tipo di pregiudizio legato all’avviare un percorso di psicoterapia.
Come avviare un iter psicologico
Davanti a questo panorama, Serenis – una startup che offre servizi di psicoterapia online attraverso una piattaforma con oltre 700 terapeuti qualificati – ha deciso di fornire una lista di 10 aspetti da considerare per coloro che stanno pensando di iniziare un percorso psicoterapeutico, anche da remoto:
- È importante organizzare un ambiente privato e accogliente, in cui sentirsi a proprio agio per confidarsi con il terapeuta, soprattutto nelle prime sessioni.
- L’impegno al cambiamento è cruciale per formare un solido legame terapeutico, un rapporto di cooperazione tra paziente e specialista volto a raggiungere gli obiettivi comuni.
- Per garantire un’esperienza serena anche nelle sessioni online, si consiglia di attenuare la luminosità del dispositivo, per alleviare la tensione visiva.
- Scegliere un posto comodo, che permetta di concentrarsi interamente sulla conversazione, eliminando ogni possibile distrazione.
- Esprimere liberamente pensieri, dubbi e sensazioni è fondamentale: non esistono risposte giuste o sbagliate.
- Dedicare al processo terapeutico tutto il tempo necessario, senza sentire il bisogno di affrettare il proprio percorso.
- Se non ci si sente immediatamente a proprio agio con il terapeuta, un dialogo aperto può aiutare a trovare una soluzione.
- La costruzione di un rapporto di fiducia con il terapeuta richiede tempo e comunicazione.
Coloro che sono rimasti esclusi dal bonus psicologico o non hanno la possibilità economica per pagare uno specialista, possono usufruire liberamente di varie soluzioni di assistenza, come suggerisce Serenis:
- Per i maggiorenni, ci sono due linee telefoniche di supporto psicologico attive 24/7: Progetto Itaca (800 274 274) e Croce Rossa (1520). I minori possono invece rivolgersi alla rete nazionale dei consultori (non solo per donne) e al Telefono Azzurro (dai 13 ai 18 anni, chat o 19696).
- Per le donne è disponibile anche MamaChat, un servizio gratuito e anonimo di assistenza psicologica.