Oggi le aziende sono chiamate a rispettare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione previsti dal Green Deal europeo, ossia una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Per farlo, la maggioranza delle imprese ha pianificato una strategia aziendale di sostenibilità ambientale, programmando una serie di interventi e investimenti mirati per diminuire la propria impronta di carbonio, ovvero l’insieme delle emissioni di gas serra prodotte direttamente e indirettamente dai processi, servizi e prodotti dell’azienda.
Per valorizzare questo sforzo ingente le aziende devono comunicare il proprio impegno a favore dell’ambiente, per informare i consumatori e gli stakeholders delle misure intraprese, dei target previsti dal proprio piano di decarbonizzazione, dei risultati raggiunti fino a quel momento e dei benefici per la società e il pianeta che tali interventi stanno garantendo.
Questa attività viene definita come marketing sostenibile o green marketing, una strategia di comunicazione volta a rafforzare il brand e diffondere il profilo sostenibile di un’azienda per fini di reputazione e commerciali. Ovviamente non è semplice comunicare la sostenibilità, infatti bisogna prestare attenzione a tantissimi aspetti ed evitare di cadere nel greenwashing.
Gli strumenti eco-friendly per il marketing sostenibile
Un fattore da considerare nella promozione della sostenibilità ambientale dell’azienda è la scelta degli strumenti di marketing più ecologici. Ognuno di essi, infatti, ha un certo impatto sull’ambiente, quindi è opportuno selezionare gli strumenti con un’impronta carbonica più bassa per comunicare il proprio impegno nei confronti della sostenibilità in modo eco-friendly.
Tra gli strumenti di marketing più ecologici, l’SMS (in questo caso ci riferiamo allo strumento dell’SMS Marketing, ben descritto da Ediscom sul suo sito) è ad esempio il canale di marketing che emette meno CO2. A indicarlo sono i dati raccolti dall’esperto di impatto ambientale Mike Berners-Lee, professore della Lancaster University, direttore di Small World Consulting e autore di vari libri sulla carbon footprint e la sostenibilità ambientale nella società moderna.
Secondo il ricercatore e scrittore inglese, le emissioni di un SMS sono di appena 0,014 grammi di CO2. Si tratta di un impatto ambientale davvero basso se confrontato con quello di altri strumenti di marketing, infatti un tweet ha un’impronta di carbonio di 0,2 grammi di CO2, mentre in generale post e messaggi delle app mobile come Facebook e Instagram possono produrre fino a 9 grammi di CO2 per ogni contenuto.
Con la carta stampata l’impatto ambientale aumenta ulteriormente, infatti, l’invio per posta dei flyers produce fino a 240 grammi di CO2 per ogni foglietto promozionale, sebbene la carta dei volantini possa essere riciclata. L’SMS marketing, dunque, è senza dubbio uno strumento adatto a una comunicazione eco-responsabile per la propria azienda, inoltre permette di ottenere alte performance con tassi di apertura vicini al 100% e la percezione di un’attività poco invasiva da parte degli utenti.
Green marketing: come comunicare l’impegno della propria azienda nella sostenibilità
Oltre all’impiego degli strumenti giusti, è fondamentale prestare attenzione ad alcuni aspetti nella pianificazione della propria strategia di green marketing. Per comunicare la sostenibilità della propria azienda bisogna innanzitutto misurare e quantificare le proprie azioni sostenibili, affinché siano verificabili da qualsiasi utente, fornitore o istituzione voglia controllare le informazioni che vengono divulgate, utilizzando metodi scientifici e oggettivi per il calcolo della riduzione delle emissioni di CO2.
In secondo luogo è importante comunicare in modo coerente e preciso l’impegno ambientale dell’azienda, uniformando i dati, le informazioni e lo stile comunicativo tra i vari canali utilizzati. Ad esempio, è fondamentale che le informazioni presenti nella pagina dedicata alla sostenibilità nel sito web aziendale siano le stesse diffuse tramite post social, volantini, video, SMS, email e pubblicazioni sulle testate giornalistiche.
Inoltre, è necessaria la massima trasparenza nella comunicazione, valorizzando gli sforzi compiuti e i risultati ottenuti a favore dell’ambiente, ma senza nascondere l’impatto causato dai propri processi, prodotti e servizi. Ad esempio, quando non è possibile ridurre le emissioni di CO2 di un processo, si può comunque compensare la CO2 acquistando dei crediti di carbonio per finanziarie progetti di sostenibilità in altre parti del mondo, come interventi di riforestazione nelle aree compromesse della Foresta Amazzonica.
Il green marketing aiuta a comunicare in modo efficace la sostenibilità aziendale, ma bisogna scegliere gli strumenti più adatti, utilizzare dati e informazioni verificabili e non nascondere le criticità ancora esistenti su cui bisogna migliorare. Un approccio trasparente e sincero, infatti, rappresenta la soluzione migliore per valorizzare l’impegno dell’azienda a favore del pianeta e della società, per legare la reputazione del brand alla questione ecologica senza ricorrere al greenwashing con il rischio di causare un grave danno all’immagine aziendale.