L’arrivo di un cane in famiglia è senza dubbio un momento di gioia, ma può anche portare scompiglio, soprattutto se è la prima volta che si hanno animali in casa. Cominciare ad addestrare il cane dovrebbe essere così una priorità: prima si inizia e migliori sono i risultati che si ottengono, infatti, oltre a ridurre le probabilità di fastidiosi incidenti. Ecco, allora, cinque consigli pratici su come educare un cucciolo di cane.
Cinque consigli pratici per addestrare il cane a casa
La prima cosa da tenere in considerazione è che i cani, essendo essenzialmente degli animali da branco, riconoscono bene l’autorità. Per questo è consigliabile che a occuparsi dell’educazione del cucciolo sia principalmente una sola persona anche in famiglia: una volta che l’avrà individuata come figura di riferimento, il cane ne seguirà più facilmente ordini e indicazioni e questo non può che rappresentare un vantaggio per la buona riuscita dell’addestramento.
Altro aspetto importante da considerare è che, se l’obiettivo è fare in modo che il cane obbedisca agli ordini, a poco servono le urla. Gridando, piuttosto, si potrebbe ottenere l’effetto contrario: far innervosire e impaurire il cucciolo tanto da renderlo ancora più incapace di portare correttamente a termine l’azione desiderata (che sia mettersi in posizione seduta o di riposo, eccetera). L’ideale sarebbe mantenere un tono fermo e deciso mentre gli si impartiscono gli ordini, insomma, ragione per cui dell’educazione dei cuccioli dovrebbe occuparsi chi in casa ha un carattere più autoritario.
Naturalmente anche un po’ di pazienza è indispensabile quando si comincia ad addestrare il cucciolo di casa. È inevitabile che ci siano errori e piccoli incidenti, ma il cucciolo di cane non andrebbe eccessivamente punito per questo: che provenga da un allevamento o da un canile, del resto, si tratta sempre per lui di (ri)abituarsi a un contesto completamente diverso e decisamente pieno di regole. Meglio puntare tutto su piccole ricompense e rinforzi positivi quando riesce a portare correttamente a termine il compito assegnatogli: una crocchetta, un momento di coccole o di gioco sono l’ideale in questo senso.
Soprattutto all’inizio meglio prendersi del tempo per restare in compagnia del cucciolo che, come in parte si è già accennato, ha bisogno di abituarsi a spazi e ritmi di vita completamente nuovi. È questa la ragione per cui qualcuno consiglia di far arrivare il cane a casa nei weekend, durante le vacanze, quando si hanno delle ferie e, cioè, quando è più facile ritagliarsi del tempo solo per occuparsi della sua educazione. Se ciò non fosse possibile, si dovrebbe avere almeno l’accortezza di limitare lo spazio a disposizione del cane quando resta a casa da solo per i primi giorni: più percepisce gli spazi come dedicati esclusivamente a lui, infatti, e più il cane tenderà a rispettarli, non rovinarli e non sporcarli.
Proprio mettere in conto che i primi giorni il cucciolo potrà sporcare in casa è l’ultimo consiglio utile per affrontare al meglio l’addestramento del cane. Un consiglio utile è cercare di prevenire il bisogno di fare cacca e pipì, facendo uscire regolarmente il cane, sempre agli stessi orari e meglio se subito dopo i pasti: sarà più facile in questo modo anche stabilire una routine per i bisognini.