Che cosa rappresenta e in quali casi viene utilizzato il codice icd9? Tale codice si rapporta al verbale di invalidità civile dove al suo interno deve essere riportato il Icd9, chiamato anche Icd9 omissis. Andiamo quindi a scoprire le sue caratteristiche e il suo utilizzo corretto.
Verbale di invalidità civile
Il codice icd9 rientra all’interno della compilazione del verbale di invalidità civile, costituito da diverse parti. Il documento comprende una voce specifica dove riportare i dati del richiedente invalidità e motivazioni, ovvero lo stato civile del soggetto, l’indirizzo di residenza e l’età anagrafica.
Nella seconda parte del verbale si devono riportare le generalità del giudizio diagnostico della Commissione, ossia le patologie diagnosticate oppure l’esame oggettivo della Commissione. Per ogni differente patologia la Commissione assegnerà in questo caso un codice internazionale (ICD), completo di cause e concause dove rientrano i codici icd9 e icd9 omissis.
Nella terza ed ultima sessione si trova il giudizio finale, quello espresso direttamente dalla Commissione, grazie al quale conoscere con esattezza l’esito e la percentuale di invalidità civile assegnata. Il verbale di invalidità civile è necessario per la verifica delle “gravità” e “occupabilità”, al fine del riconoscimento dei relativi handicap, sanciti dalla legge 104/1992.
Il riconoscimento della condizione di disabile avviene secondo le regolamentazioni della legge 68/1999. Al momento della presentazione della domanda di invalidità il soggetto dovrà quindi sottostare alla compilazione di tutte e tre le parti del documento e attendere i relativi esiti.
Le patologie accertate
Gli esperti della Commissione, ai fini del verbale di invalidità, analizzano le patologie presentate dal soggetto sulla base della Classificazione internazionale delle malattie. Il codice di diagnosi icd9 viene rappresentato caratteri numerici o alfa-numerici, dove vengono a loro volta siglate le diagnosi patologiche o le diagnosi di origine traumatica.
Accanto al codice icd9 può comparire la voce ‘omissis‘, inserita per mantenere il riserbo sulla valutazione nel verbale di invalidità civile. L’icd è stato adottato all’interno del territorio italiano nel 1924 per la siglatura delle statistiche relative al tasso di mortalità, mentre nel 1948 per rilevare con esattezza le cause di morbosità, classificando le patologie e i traumi in specifici gruppi.
Dal 1979 l’icd si trova in fase di continuo aggiornamento e modifica per rendere il servizio più dinamico, in relazione anche alle procedure di diagnostica e terapia. Nella mensilità di ottobre, di ogni nuovo anno, vengono inoltre pubblicati tutti gli aggiornamenti relativi inseriti nell’icd, fondamentali per la richiesta del verbale di invalidità civile.