Il “fai da te” sembra essere ormai un ricordo del passato nel mondo del ciclismo amatoriale, visto che sempre più ciclisti si allenano ormai seguendo dei metodi semi professionali. Tantissimi ciclisti partecipando alle Granfondo hanno infatti potuto constatare come il livello sia cresciuto nel corso degli anni (e questo aspetto è ben evidente anche dalle velocità medie fatte registrare alle varie manifestazioni).

Le statistiche di alcune manifestazioni più celebri mostrano infatti che negli anni i distacchi medi tra il vincitore (e in generale tra i primi classificati) e gli altri partecipanti sono cresciuti molto. A fare la differenza sono soprattutto i metodi utilizzati durante l’allenamento, i quali sono cambiati molto negli ultimi anni. Sempre più spesso infatti i ciclisti amatoriali decidono di rivolgersi a nutrizionisti professionali che possano curare la loro alimentazione, a preparatori atletici che ne curano l’allenamento e decidono di utilizzare degli strumenti altamente professionali.

Le principali novità per i cicloamatori

I cicloamatori sempre più spesso utilizzano le zone di frequenza cardiaca per gli allenamenti e per seguire le indicazioni che recepiscono dai preparatori atletici o che apprendono sui portali specializzati del settore. Negli ultimi anni è infatti diventato comune l’utilizzo di misuratori cardio che permettono di ottimizzare gli sforzi durante l’allenamento, di misuratori di potenza che forniscono indicazioni chiare sulla potenza espressa durante la pedalata e di integratori professionali che permettono di sviluppare delle prestazioni sempre migliori.

Purtroppo esiste anche il rovescio della medaglia, sempre più spesso capita di sentire ciclisti che decidono di non partecipare più ad eventi di questo tipo proprio a causa del livello notevolmente più alto. Una delle ripercussioni negative di questa nuova realtà sempre più semi-professionale riguarda infatti la difficoltà, per molti ciclisti amatoriali, di restare davanti alla “macchina spazzola” che regola il traffico in occasione di questi eventi.

Negli ultimi anni sono notevolmente migliorate anche le bici, che sono sempre più leggere e performanti, aspetto che ha contribuito alla professionalizzazione dei ciclisti amatoriali. Inoltre sempre più ciclisti hanno compreso che è indispensabile rivolgersi ad un biomeccanico per ottenere un posizionamento in sella ottimale, che permetta di evitare infiammazioni e l’insorgenza di tecnopatie di vario genere.

Un’alternativa interessante

Dato il livello sempre più alto delle Granfondo, ormai a tutti gli effetti eventi semi-professionali a cui partecipano inoltre anche molti ex semiprofessionisti o ciclisti Under 23 che hanno un livello di preparazione altissimo, molti ciclisti cercano eventi simili ma con un’atmosfera differente. I più interessanti e gettonati sono sicuramente le Randonnée alla francese, manifestazioni nelle quali tutti i partecipanti “corrono” da soli contro il tempo, nel tentativo di arrivare entro un tempo utile prestabilito in anticipo dagli organizzatori.

In queste manifestazioni i partecipanti respirano un clima decisamente meno competitivo e non sono previsti neanche dei premi per i primi classificati (sono manifestazioni non competitive). Le Rando, come sono state ribattezzate per abbreviare, sono degli eventi sempre più amati dai cicloamatori di tutta Italia e presentano degli spunti molto divertenti anche per chi non ha un livello di preparazione elevato. In generale è vero quindi che il mondo del ciclismo amatoriale è sempre più specializzato e semi-professionale ma esistono anche delle ottime alternative per chi desidera partecipare ad eventi che hanno un grado di partecipazione meno alto.